«Quanto all’amore, l’uomo soggiace nel senso più elevato ad una grande illusione ed ha ancor più bisogno di essere corretto che non per quanto concerne le comuni simpatie e antipatie del sentire. Per quanto singolare appaia alla coscienza comune è infatti assolutamente vero che l’amore che sorge fra essere umano ed essere umano, se non è amore spiritualizzato, in realtà non è amore come tale, ma è l’immagine che ce ne facciamo e generalmente non è altro che una terribile illusione; nella vita normale l’amore è assai raramente spiritualizzato, ed ora non parlo dell’amore sessuale o basato sulla sessualità, ma dell’amore in generale fra essere umano ed essere umano. L’amore che un essere umano crede di sviluppare per un altro – così è nella vita normale – non è generalmente che amore per se stessi. Un essere umano crede di amarne un altro, ma nell’amore ama in realtà solo se stesso. Si vede qui una fonte di un elemento antisociale che inoltre deve essere sorgente di una spaventosa auto-illusione. Si può infatti credere di avere un amore travolgente per un altro essere umano, ma in realtà non si ama l’essere umano, ma l’essere collegati con l’altro nella propria anima. In realtà si ama la felicità che si sente nella propria anima in relazione con l’altro essere umano, quel che si sente in sé per lo stare insieme all’altro, il fare per esempio una dichiarazione d’amore. Si ama in tutto e per tutto se stessi, accendendo questo amore per se stessi nel rapporto con l’altro.
Questo è un importante mistero della vita. È di immensa importanza, perché nella illusione relativa a tale amore, che si crede essere amore ma che in realtà è solo amore per se stessi, egoismo, egoismo mascherato – e di gran lunga la maggior parte dell’amore che agisce tra essere umano e essere umano e che viene chiamato amore non è altro che egoismo mascherato –, in questa illusione sta la sorgente degli impulsi antisociali più grandi ed estesi che si possano immaginare. A causa di questo amore per se stessi che si maschera di amore, l’uomo è appunto un essere antisociale nel senso più ampio. L’uomo è appunto un essere antisociale perché si nasconde in se stesso. E si nasconde in se stesso al massimo grado quando non sa, o non vuole sapere, di questo essere nascosto in sé.»
( da Esigenze sociali dei tempi nuovi di Rudolf Steiner, Editrice Antroposofica Milano, pag, 93)